La Terra 200 milioni di anni fa.

Quando, circa 200 milioni di anni fa, i primi dinosauri passeggiavano nel nostro territorio, l'Era di Mezzo era da poco iniziata.
La Terra si era già lasciata alle spalle 4000 milioni di anni di storia e lunghe storie di vite vissute si erano esaurite.
Sugli arcaici scenari che avevano visto dominare i trilobiti ed i pesci corazzati nel mare, le prime foreste, i goffi anfibi ed i rettili arcaici sulla terraferma, era definitivamente calato il sipario.
Alla fine dell'Era Paleozoica una grave crisi biologica, le cui cause non sono ancora del tutto chiarite, diede il colpo di grazia ai popolamenti già in declino. Un grande ed unico continente, il Pangea (tutta terra) circondato da un grande oceano, il
Pantalassa, aprono i nuovi scenari destinati, con un travolgente crescendo, ad ospitare la grande impresa dei rettili, l’ apoteosi delle dimensioni, il dominio delle megafaune: l'Era dei Dinosauri, insomma. Quest'Era, che si estende cronologicamente tra 250 e 65 milioni di anni fa. è meglio nota come Mesozoica (dal greco meson = di mezzo e zoon = animale), perché nel suo corso, l'aspetto fisico, le flore e le faune assumono caratteristiche di transizione tra il Paleozoico, di tipo più arcaico, ed il Cenozoico, che prelude agli scenari attuali. Si suddivide in tre periodi, detti, dal più antico al più recente, Trias (perché nell'Europa centrale dove fu studiato è rappresentato da tre tipi diversi di rocce), Giurese (dalla catena montuosa del Giura, in Francia) e Cretaceo (dalle "craie", un calcare finissimo, bianco e poroso).
All'inizio dell'Era il clima , uniforme su tutta la Terra, era di tipo arido caldo e le terre emerse erano occupate da deserti separati da paludi e laghi salati.
Il Mesozoico fu caratterizzato, per quasi tutta la sua durata, da calma orogenetica, solo verso la fine si verificarono i primi movimenti della orogenesi (formazione delle montagne) alpina che porteranno durante il Cenozoico, alla messa in posto delle Alpi, dell’ Himalaia, ecc.
Anche il quadro paleogeografico muta sostanzialmente. I movimenti delle placche portarono allo smembramento del Pangea e le prime fratture si propagarono nel Trias e portarono alla separazione del blocco continentale settentrionale da quello australe con la formazione di un' estesa via d’ acqua che si estendeva dalle aree mediterranee fino a quelle pacifiche (Tetide), mentre nel blocco australe si verificò la separazione del Sudamerica e dell’ Africa dalle altre terre emerse. Verso la fine dell’ Era, durante il Cretaceo, si aprì definitivamente l'oceano Atlantico e la distribuzione delle terre emerse cominciò ad assumere una fisionomia simile a quella odierna.

Walter Landini