Lunedì 9 Dicembre 2024, ore 12:11
La città
Il nome della città
La storia
La città di domani
Percorso turistico
Ricettività
Trasporti
I musei
Museo "Amedeo Lia"
Museo del Sigillo
Centro di Arte Moderna e Contemporanea
Museo Tecnico Navale
Museo del Castello "San Giorgio"
Museo Diocesano
Museo Etnografico
Museo Nazionale dei Trasporti
I dintorni
Cinque Terre
Porto Venere
Lerici
Sarzana
Multimedia
Galleria fotografica
Video
Sfondi
E-cards
La storia
stampa Stampa   raccomanda ad un amico Raccomanda ad un amico
I bagni Elios
Portici in via Chiodo
Piazza Brin
Piazza Cavour
Piazza Verdi e il Teatro Politeama
L'Arsenale
Corso Cavour
Via Chiodo
Viale Garibaldi
Piazza Chiodo
Le origini della città della Spezia si confondono con le vicende dell'antica città romana di Lunea, sita sulle sponde del fiume Magra, vicino alla città di Sarzana. E' comunque certo che le terre spezzine erano già abitate in tempi antichissimi, prova ne sono i numerosi reperti risalenti all'epoca del ferro e del bronzo rinvenuti sulle alture del Golfo e nella vicine valli della Magra e del Vara.
Le tracce più eclatanti della presenza umana, tuttavia, risalgono all'epoca romana. Conferma ne sono i reperti rinvenuti alla foce della Magra, il sito archeologico di Luni, gli scavi presso Ameglia oppure in località Varignano, all'interno del Golfo. Altre tracce sono affiorate durante le fasi di sviluppo urbanistico della città ma anche in altri siti della provincia.
Con il crollo dell'Impero Romano e le successive incursioni barbare il territorio della Spezia passa sotto il dominio bizantino dove si assiste ad un crescente prestigio del Vescovo di Luni quale figura storica di rilievo delle vicende di questo territorio. La caduta dell'Impero ed il conseguente passaggio alla fase medioevale porta lo spezzino ad una frammentazione socio-politica-economica che sfocierà nella creazione di piccole signorie come per esempio quelle facenti capo ai signori di Vezzano, ai Passano e ai Lavagna. Proprio questi ultimi porteranno il piccolo borgo spezzino al centro degli interessi del Comune di Genova. Infatti, agli inizi del secolo XII, le terre in riva al Golfo vengono inserite nell'ambito del sistema della Compagna genovese (che consentiva l'affrancamento dal regime feudale) permettendo l'accrescimento di due centri politico-economici quali Carpena e Vesigna. Ma il diretto dominio genovese sulla zona è destinato a sparire per poco meno di cinquant'anni, quando Niccolò Fieschi riesce a costruirsi un proprio dominio tra Lavagna e Sarzana, in aperto antagonismo con Genova. Il sogno d'indipendenza, comunque, scema nel 1273 con la riconquista definitiva all'influenza genovese. Il ritorno dei genovesi giovò allo sviluppo urbano, sociale ed economico del borgo di Spezia. Infatti si assistette, nel tempo, alla costruzione della cinta muraria, di edifici pubblici, del primo ospedale, ad un crescente senso civico che porta la cittadinanza, nel 1407, alla dotazione di propri Statuti e nell'istituzione di importanti figure quali il Podestà e, successivamente, il Capitano.
Lo straordinario sviluppo della città continua fino al Seicento quando la Repubblica di Genova disegna il futuro militare del Golfo. L'opera di militarizzazione continua anche sotto Napoleone I che eleverà la città a sede di Distretto. La Spezia, da località balneare (meta privilegiata anche dei Savoia) assume gradatamente la fisionomia di capitale marittima militare in seguito alla realizzazione l'Arsenale Militare Marittimo ad opera di Domenico Chiodo. I lavori di questo, voluti da Cavour, iniziarono nel 1862 e durarono per sette anni. Il 28 Agosto 1869, data storica per la città, avvenne l'inaugurazione ufficiale dell'Arsenale e il conseguente mutamento dell'economia, del paesaggio e della società spezzina. La massiccia immigrazione da molte parti dell'Italia porta alla mescolanza di genti e culture, alla costruzione del quartiere Umbertino, alla costruzione di nuovi e splendidi edifici e il nuovo Teatro Politeama Duca di Genova ma anche la realizzazione del porto mercantile. A fianco all'Arsenale, negli anni successivi si sviluppa l'indotto del settore militare, la costruzione di nuove fortificazioni sulle alture spezzine ed anche nuovi impianti produttivi come a Muggiano, l'Odero Terni nella zona di Melara o i Molini Merello.
Sul piano culturale, a cavallo del primo e secondo decennio del Novecento Spezia è un importante centro del modernismo; il fulcro di questa nuova ondata è rappresentato dalla nascita dell'"Eroica", rivista di stampo futurista legata al nome dello spezzino Ettore Cozzani. Con la Seconda Guerra Mondiale la Spezia è messa a ferro e a fuoco dai bombardamenti Alleati che causarono la perdita quasi totale di ogni riferimento architettonico col passato. Ciò, con il dopoguerra, ha portato alla costruzione di una nuova e moderna città.
Il legame tra La Spezia e l'ambiente militare perdura fino agli anni 90 del 1900 quando, con la crisi economica, ci si deve avviare verso la riconversione di molte industrie e puntare sul turismo. A tal proposto città riesce a divenire un importante centro culturale sede di otto importanti musei.