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Il museo comprende una grande varietà dì opere che documentano il gusto e la cultura
dell'arte dall'epoca classica, al tardo antico, al medioevo per finire all'età moderna. Dipinti, miniature, sculture in bronzo,
argento, rame, avorio, legno, vetri, maioliche, objets d'art di tutti i generi, reperti raccolti con passione nell'arco di mezzo secolo dall'industriale Amedeo Lia. |
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Istituito con l'intento di conservare, esporre, incrementare e promuovere le collezioni civiche acquisite grazie al "Premio del Golfo" fra il 1949 e il 1965 le collezioni museali del CAMeC si ampliate alla luce delle donazioni Cozzani e Battolini, che costituiscono le collezioni permanenti del museo. |
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Il castello di San Giorgio, edificato nel 1252 da Niccolò Fieschi, ospita oggi la collezioni archeologiche "Ubaldo Formentini" insieme alle celeberrime statue stele della Lunigiana e reperti rinvenuti presso l'antica città romana di Luni. |
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Intitolato al magnate Podenzana, appassionato di tutto ciò che riguardava le testimonianze della tradizione popolare e della vita del contado, raccoglie oltre agli strumenti domestici egli utensili, gli arredi, le suppelletili della casa, i segni della religiosità popolare, anche i tessuti e i costumi delle singole comunità della Lunigiana storica. |
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Frutto della donazione compiuta dai coniugi Lilian ed Euro Capellini al Comune della Spezia, la collezione comprende circa 1500 sigilli di epoca e provenienza diversissime fra loro: dai reperti mesopotamici in calcare, bronzo e steatite (IV millennio a.C.), ai sigilli provenienti dall'antico Egitto, fino ad arrivare alle matrici del periodo medievale e moderno. |
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Ubicato sulla sinistra della Porta Principale dell'Arsenale, la struttura museale è ricchissima di reperti sulla storia della Marina italiana, dall'Unità d'Italia ai giorni d'oggi. Tra migliaia di reperti, il visitatore può ammirare una preziosa raccolta di polene e mezzi navali leggendari. |
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Al suo interno sono visibili una serie di pannelli illustrativi e reperti che testimoniano le vicende storiche del territorio diocesano, le mutazioni geografiche, le opere di carità ed assistenza, le istituzioni ecclesiastiche, gli ordini religiosi. |
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Il museo, istituito nel 1986, reperisce, restaura e conserva veicoli particolarmente rappresentativi della storia del trasporto pubblico italiano quali autobus, tram, locomotive e carrozze ferroviarie. Il museo ospita la più grande collezione filoviaria del mondo ed è diviso in due sezioni distaccate: la sezione ferroviaria e sezione autobus e filobus. |
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