Venerdì 19 Aprile 2024, ore 06:31
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Turcato: Cantiere, 1951
Pino Saturno: Nuvola sul mare, 1987
Gilbert: Bloody Life, 1983
Giancarlo Calcagno: Figure-Astrazione, 1959
Il palazzo che ospita il Centro di Arte Moderna e Contemporanea è stato costruito nei primi anni del Novecento per essere adibito a scuola elementare e quindi a Tribunale. Qui studiarono fra gli altri, lo scultore spezzino Berto Lardera e Giorgio Cozzani, autore della donazione di una delle collezioni permanenti ospitate nel CAMeC.
Il Museo si sviluppa su tre livelli: due all'interno dell'edificio e una terrazza. Al primo livello del CAMeC si possono ammirare le opere presentate durante le mostre temporanee che vengono allestite mentre il secondo livello è dedicato alle mostre permanenti. Queste sono costituite da tre collezioni che contano complessivamente più di duemila opere d'arte. La Civica Collezione, la collezione Cozzani e quella Battolini.
La Civica Collezione è principalmente costituita dalle opere prodotte, dal 1933 ad oggi, in occasione del Premio Nazionale di Pittura intitolato al "Golfo della Spezia". L'ideazione e l'organizzazione della rassegna-concorso si devono a Filippo Tommaso Marinetti e Fillia. Una vivace adunata di numerosi artisti, futuristi di seconda generazione e non, anima quella memorabile estate e sigla l'interesse spezzino per l'arte contemporanea. A questo precedente storico guarda la ripresa della manifestazione che con lo stesso titolo si articola dal 1949 al 1965 e viene ripristinata nel 2000 con cadenza biennale.
Millecentocinquantasette opere formano la collezione donata da Giorgio e Ilda Cozzani nel 1999 al Comune della Spezia; fra queste un'ottantina di sculture, circa trecento fra disegni e dipinti e un'imponente raccolta di grafiche documentano il ‘900 spaziando in ogni direzione.
La collezione della famiglia Battolini si è formata grazie agli incontri, alle conoscenze e all'esperienza di una vita passata in mezzo agli artisti, come testimoniano le numerose dediche. Diversi e molteplici gli apporti, da alcuni dei protagonisti delle edizioni storiche del Premio del Golfo, allo spezzino Gruppo dei Sette, ad alcuni fra gli artisti più rappresentativi del panorama artistico italiano del dopoguerra, come Guttuso, Spinosa, Montarsolo, Nespolo, per citarne solo alcuni.