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Le origini del borgo marinaro di Porto Venere risalgono sicuramente
all'epoca pre-romana ma del vecchio centro di "Castrum Vetus", così
si chiamava allora la località, poco o nulla è rimasto. Durante il
periodo delle Repubbliche Marinare, Porto Venere fu un importante
baluardo fortificato dei genovesi per contrastare la rivale Pisa. E'
in questa fase storica, che si colloca intorno alla prima metà del
1100 d.C., che Porto Venere si sviluppa ed in cui il borgo è dotato
di mura e in cui si stabiliscono norme architettoniche precise con
case-fortezza sul mare, le quali avevano la duplice funzione di
abitazioni e di difesa dagli assalti. Per chi arriva a Porto Venere
dal mare l'impatto visivo è a dir poco spettacolare: una serie
frastagliata di case, alte e strette, appoggiate una alle altre, di
colori accesi e caldi in varie tinta di rosa, giallo, rosso. Sono
appunto le case-torri. Alle loro spalle, stretto tra il mare e il
colle roccioso, scorre il "carugio", una stretta strada tipica dei
borghi liguri. Questo si addentra per il borgo dall'unica porta del
paese, in stile romanico, aperta sulle mura del 1160, e conduce al
promontorio di San Pietro. Sopra alla porta, nella parte interna, si
vede in alto, in una grande edicola, un affresco quattrocentesco
raffigurante la "Madonna Bianca", patrona del paese. Questo affresco
fu scoperto nel 1896 ed ha subito numerosi restauri a partire dal
primo, avvenuto nel 1929. Sulla parte opposta del carugio, verso lo
sperone a picco sul mare di San Pietro, sorge l'omonima chiesa, in
stile gotico-genovese dedicata a San Pietro. Edificata sulle
vestigia di una chiesa paleocristiana, sovrapposta al tempio pagano
dedicato alla dea Venere Ericina, la chiesa di San Pietro fu
costruita tra il 1256 ed il 1277 da parte dei Genovesi, come
riconoscimento del contributo dato dai portoveneresi (gli abitanti
di Porto Venere) nella difficile espugnazione del borgo pisano di
Lerici, sito sulla sponda opposta del Golfo della Spezia. Sul colle
che domina il borgo, percorrendo delle caratteristiche e suggestive
scalinate, si raggiunge prima la chiesa Collegiata di S. Lorenzo.
Essa è in stile romanico ed opera dei Magistri Antelami, maestri
lapidici originari della valle d’Antelamo, sul Lago Maggiore.
Proseguendo oltre si arriva al castello Doria, struttura eretta in
varie riprese, ad iniziare dal secolo XVI fino al 1751. Il castello
di Porto Venere rappresenta un vero modello di architettura militare
genovese, anche se la sua fisionomia ha subito, sia nell’apparenza
esteriore, che nella disposizione interna, alcune mutazioni legate
al progresso delle fortificazioni e delle armi da fuoco. E proprio
le armi da fuoco segnarono il declino della "Colonia Ianuensis"
(Colonia dei Genovesi). Queste, infatti, resero inutili e
vulnerabili tutte le fortificazioni esponendo il paese agli attacchi
delle potenze rivali di Genova. Ciò causò la perdita di quella
posizione strategica dal punto di vista militare ma non significò la
perdita del ruolo commerciale, tanto è che agli inizi del
diciottesimo secolo erano ancora attive agenzie commerciali ed
intensi traffici marittimi.
Davanti a Porto Venere, in direzione sud, si trova un piccolo
arcipelago composto da tre isole: Palmaria, Tino e Tinetto che
sfidano l'azzurro mare in un turbinio di aromi e sguardi verso
l'infinito.
L'isola della Palmaria è collegata a Porto Venere per mezzo di
vaporetti e di imbarcazioni di privati consentendo al turista la
possibilità di stupende passeggiate.
L'isola del Tino ed il Tinetto, sono proprietà della Marina Militare
Italiana. Non è possibile visitare tali luoghi fatta eccezione il 13
Settembre e la domenica successiva, in occasione delle celebrazioni
dedicate a San Venerio, patrono del Golfo della Spezia e dei
Fanalisti d'Italia (coloro i quali si occupano del funzionamento dei
fari marittimi).
Assolutamente da non perdere, il 17 Agosto, è la festa patronale
della "Madonna Bianca". Una grande festa nella quale, ai profondi
aspetti devozionali e di culto mariano, si unisce una suggestiva
coreografia che vede i carruggi mirabilmente addobbati ed il
promontorio di San Pietro sfavillante con migliaia di piccole
fiaccole.
La costa, insieme alle tre isole ed il borgo di Porto Venere è,
grazie alla Legge 30/2001 della Regione Liguria, riconosciuta come
Parco Naturale Regionale e, dall’UNESCO, come Patrimonio Mondiale
dell'Umanità. |
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