L'idea di un museo filoviario Italiano nacque in Liguria all'inizio degli anni Ottanta ad opera di un gruppo di studiosi ed appassionati del settore che intendevano recuperare alcune vetture delle reti di Sanremo, Genova e La Spezia.
E proprio la collaborazione dell'azienda di trasporto pubblico spezzina, (ATC), che decise di reintrodurre il filobus nella propria città, risultò determinante per la crescita dell'iniziativa: nel giugno del 1986 è stata fondata alla Spezia l'associazione Museo Nazionale dei Trasporti, con lo scopo di "reperire, restaurare e conservare veicoli significativi nel panorama del trasporto pubblico italiano".
Per tali motivi la conservazione di alcuni caratteristici filoveicoli è stata ritenuta prioritaria. E' da rilevarsi che tale scelta si è rivelata quanto mai tempestiva, avendo essa consentito di recuperare mezzi di estremo interesse che oggi risulterebbero ormai demoliti.
La sede legale dell'associazione è attualmente situata presso l’ ATC, nel cui deposito di Via del Canaletto dovrà sorgere in futuro la struttura espositiva vera e propria.
Al posto di una rumorosa rimessa, un grande contenitore culturale ed un parco urbano che valorizzeranno l'intero quartiere.

COME FUNZIONA IL MUSEO:
Il Museo Nazionale Trasporti, come tutte le associazioni senza fini di lucro, vive di volontariato e finanziamenti, (siano essi pubblici, privati o provenienti da sponsor), oltre che da attività proprie, come la diffusione di pubblicazioni e audiovisivi, o il noleggio dei suoi mezzi per attività cinematografiche o pubblicitarie.
Un grande contributo di ordine pratico, viene fornito invece dall’ attività dei soci, che fino ad oggi hanno svolto in maniera encomiabile il lavoro necessario al buon funzionamento di questa associazione che, per la sua struttura organizzativa e la sua efficienza, è in realtà operante come una vera e propria azienda.
LA SITUAZIONE ITALIANA E L’OPERA DEL MNT:
Il Museo Nazionale dei trasporti, è come abbiamo già detto un’ente senza fini di lucro, ed il suo principale obiettivo è quindi rivolto esclusivamente alla salvaguardia di una parte di storia, troppo spesso dimenticata, del nostro paese.
Se da un lato infatti, da oltre quarant’anni, tanto i privati che le case costruttrici si sono appassionati e curati del salvataggio e del collezionismo di automobili e motociclette in tutte le loro forme, dall’altro è mancata totalmente nel nostro paese, una cultura museale per quanto riguarda i mezzi pesanti e i mezzi di trasporto pubblico.
In un tale contesto, il MNT interviene tempestivamente fin dal giorno della sua nascita al recupero ed al salvataggio di quel poco che era rimasto, riuscendo però a reperire, nel campo dei veicoli stradali, soltanto pochi esemplari risalenti prevalentemente al periodo postbellico.
Per questa ragione, se le auto e le moto d’epoca esistenti e restaurate in Italia sono diverse migliaia, i "fratelli maggiori" sopravvissuti sono soltanto poche decine.
"E’ sempre meglio che niente", come si suol dire, e mai come questa volta il famoso detto risulta azzeccato: infatti, siamo certi di non sbagliare affermando che se non fosse esistito il Museo Nazionale dei Trasporti, ne noi ne coloro che sarebbero venuti dopo di noi, avrebbero mai potuto ammirare come erano fatti i Filobus o gli autobus del passato, se non in qualche rarissima fotografia.
Il MNT, continua perciò la sua opera di salvaguardia, e talvolta, per non ripetere gli errori del passato è costretto a recuperare ciò che oggi è soltanto "vecchio", ma che tra una ventina d’anni o anche meno, diverrà sicuramente un cimelio introvabile.
Non si stupisca perciò il visitatore che scorge tra le antiche glorie anche qualche autobus degli anni settanta: grazie alla incredibile velocità con cui il progresso tecnologico ci costringe a "buttare e rinnovare" di continuo le cose che ci circondano, già attualmente alcuni di questi mezzi sono esemplari unici.
Il Museo fino ad ora ha fatto molto, ma potrebbe fare assai di più: c'è bisogno di visitatori, che ci gratifichino, per l'impegno che abbiamo profuso e la fatica che stiamo facendo.
... gente esperta, che ci dia una mano nei restauri, ex dipendenti ed appassionati, che mettano a disposizione il loro bagaglio tecnico e culturale, le loro conoscenze, le loro capacità.
... nuovi soci, aziende e privati, persone realmente motivate che non vogliono arrendersi di fronte alla rapida ed irreversibile estinzione del mezzo pubblico e del mezzo pesante storico in Italia.
COME SI DIVENTA SOCI:
Il socio del museo è comproprietario di tutti i veicoli, partecipa alle iniziative sociali quali riunioni, convegni, gite e visite guidate, entra in contatto con la stampa specializzata e con le aziende operanti nel settore, oltre a fruire di tutti i benefici e delle agevolazioni connessi con l'appartenenza all'associazione;
Il socio, ha inoltre la facoltà, se munito di patente di guida della categoria adeguata, di condurre i mezzi MNT durante gite, manifestazioni o trasferimenti.
Per ottenere ogni informazione in merito è consigliabile inviare un FAX presso la sede MNT al numero 0187/516832.
DOVE TROVARCI, COME VISITARE LA COLLEZIONE:
La sede legale dell'associazione è attualmente situata presso l’ ATC., (Azienda Trasporti Consortile), di La Spezia, nel cui deposito di Via del Canaletto 100 dovrà sorgere in futuro la struttura espositiva vera e propria.
Per chi arriva in treno, il deposito ATC del Canaletto è raggiungibile con gli autobus "4" ed "L" che fanno capolinea sul piazzale della stazione; è tuttavia preferibile servirsi della linea filoviaria "1" (fermata di Via Milano) che conduce proprio nelle immediate adiacenze del deposito. Il prezzo del biglietto urbano, acquistabile presso il bar della stazione, è di Lire 1.100.
Per chi arriva dall'autostrada, occorre svoltare a destra (la svolta a sinistra non è consentita) in corrispondenza del semaforo che si incontra sul raccordo di uscita, laddove questo interseca la linea filoviaria; invertita poi la marcia è sufficiente seguire il bifilare aereo fino agli scambi d'ingresso al deposito.
In attesa di usufruire pienamente della suddetta area come sede definitiva, è già stata allestita in seno al deposito una esposizione permanente di una quindicina di veicoli, visitabile gratuitamente su appuntamento, di norma il Sabato dalle 10 alle 16 circa.
Per un eventuale visita, oltre che per qualsiasi informazione, siamo a vostra completa disposizione, invitandovi a scriverci o contattare direttamente i responsabili per telefono, (consigliabile per le visite su appuntamento).

Presidente (Dott. Paolo Gregoris) tel. 010/540493